L’escursione si sviluppa su un anello di 7,8 km circa con un dislivello in salita e di discesa di 400 mt. Nel primo km entriamo nel centro storico del Borgo di Scanno, per poi proseguire sul sentiero dove troviamo subito la prima fonte d’acqua. Proseguendo per un altro km si arriva all’Aia delle streghe e continuando, cammineremo sull’acquedotto nascosto dalla montagna per diversi metri, un primo segnale della sua presenza è una finestra interrata tra le rocce. Più avanti il sentiero si restringe per poi aprirsi, possiamo ammirare un vero spettacolo che si apre davanti a noi, il panorama della Valle di Jovana. Tra querce, radici e ancora rocce, il percorso si fa quasi pianeggiante e ci porta direttamente all’ingresso delle vasche di decantazione che possiamo ammirare da vicino. Più avanti altre fonti, fanno da cornice a una zona interessante per la storia agricola degli scannesi. Notiamo un vero e proprio prato inglese, dove si ergono diversi meli secolari e una masseria antica, ormai in disuso, ma proprio qui venivano coltivati terreni ed era un punto nevralgico per il cambio dei cavalli dei mercanti. Ci spostiamo sull’altro versante della montagna e noteremo un cambio di bosco, dal querceto a una faggeta, anche qui una fonte da dove parte un altro acquedotto. L’acqua ci accompagna, da questo alto piano possiamo anche vedere uno scorcio del Lago di Scanno e il paese di Villalago, davanti a noi il Monte Genzana. Scendendo verso valle, all’interno della rigogliosa faggeta, si intravede una Miniera dalla storia un po’ sfortunata. Più avanti troviamo dei terrazzamenti agricoli abbandonati che ci accompagnano fino giù in paese.
Difficoltà: media
Durata, ore: 3:00/3:30